Cosa sono i K-Drama?

Un riassunto di tutto ciò che c’è da sapere sulle serie tv sudcoreane da prima serata

Accezioni del termine
Il termine K-Drama è l’abbreviazione dell’espressione Korean Drama, che indica le serie televisive sudcoreane, ed è utilizzato oggi in due accezioni:

1. La prima indica la produzione di serie televisive coreane in generale e, più che altro, denota il luogo geografico e il contesto socioculturale in cui queste serie vedono la luce, non tenendo conto della divisione dei K-Drama in tre categorie principali, a seconda della loro durata di trasmissione:  serial (lunga serialità), short drama (serialità molto corta, con drama di 8-12 episodi) e miniserie[1].

2. La categoria delle miniserie è quella a cui si riferisce la seconda e più utilizzata accezione del termine K-Drama. Si tratta del formato di drama da prima serata, a cui lavorano le maggiori celebrità dell’industria televisiva coreana; sono mini-serie serializzate, in cui la trama orizzontale che si sviluppa lungo tutto l’arco della serie e rende gli episodi dipendenti l’uno dall’altro (continuità interepisodica), è fondamentale, ma in cui si trovano anche diversi gradi di trama verticale (cioè linee narrative che si risolvono nell’arco di uno o due episodi).
Ogni volta che trovate il termine K-Drama, è molto probabile che sia usato proprio in quest’ultima accezione, cosa che avviene anche in questo sito!

Formato
La categoria delle miniserie include drama costituiti generalmente da una sola stagione e un numero di episodi che varia da 12 a 24, della durata standard di 60-70 minuti (ma spesso le serie prodotte dai canali via cavo la eccedono, arrivando anche a 90 minuti). In tempi recenti, le emittenti terrestri hanno adottato un formato diverso, producendo serie da 24 a 48 episodi l’una, della durata di 35-40 minuti ciascuno. Soltanto recentemente si è visto un proliferare di serie dal formato multistagionale, che comunque non supera le tre stagioni e che rimane in ogni caso una configurazione secondaria dei K-Drama.
Tutti gli episodi delle serie sudcoreane terminano con dei cliffhanger, quindi con un finale di episodio costituito dall’interruzione di un momento di suspence o di tensione, nella forma di frame che vengono “congelati” sullo schermo; i titoli di coda e le icone degli sponsor scorrono sulle immagini tratte dall’episodio appena giunto al termine e sui frammenti di video che costituiscono l’anteprima dell’episodio seguente, mentre una delle canzoni che compongono la colonna sonora completa il quadro.

Programmazione
Queste serie vanno in onda con uno schema di programmazione piuttosto preciso, con due episodi a settimana, o quattro, se si tratta del formato più recente di miniserie, per due serate consecutive: lunedì-martedì, mercoledì-giovedì, venerdì-sabato, sabato-domenica, con l’eccezione di due serate singole il venerdì (per la rete via cavo tvN) e il sabato (per le pubbliche SBS e MBC), durante le quali vengono trasmessi due episodi di seguito, o quattro se si tratta di quelle da 35-40 minuti.

Immagini dai set di Healer, Goblin, Her Private Life, Just Between Lovers, Mr. Sunshine e Suspicious Partner.

​Produzione
K-Drama sono solitamente scritti da una sola sceneggiatrice o da una coppia di sceneggiatrici – la maggior parte delle persone che praticano questo mestiere in Corea sono infatti donne – affiancate da pochi assistenti, e diretti da un solo regista, che di solito è invece un uomo.
Le serie coreane vengono prodotte seguendo un processo frenetico e stressante, chiamato live filming last minute filmingsi tratta di una pratica consolidata nell’industria televisiva sudcoreana, votata all’ottimizzazione degli ascolti.
Gli addetti ai lavori monitorano costantemente gli indici di ascolto e le reazioni del pubblico, e gli episodi dei drama, tranne i primi tre o quattro che vengono prodotti anticipatamente, finiscono per essere girati e post-prodotti non molto tempo prima della loro data di trasmissione. In questo modo è possibile far prendere una piega diversa alla storia, accogliendo le proposte del pubblico oppure tentando di compiacerlo nei limiti di quanto è possibile modificare durante il processo di realizzazione e messa in onda della serie.
Non appena una serie raggiunge la sua conclusione, è subito seguita da un’altra serie, e così accade incessantemente per tutto l’anno, senza alcun tipo di pausa, se non in giornate di eventi importanti o di festa nazionale (a differenza del sistema americano, che prevede invece la trasmissione delle serie dal mese di settembre alla primavera successiva)[2].

A sinistra la serie storica Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo (2016)
A destra il drama moderno Healer (2014/2015)

I macrogeneri
La principale suddivisione in generi che si può fare è quella tra i drama storici (sageuk), ambientati solitamente durante i secoli delle dinastie pre-moderne, e quelli moderni, che ritraggono invece l’epoca contemporanea.
Questa distinzione  è ulteriormente ampliabile se si considerano altre due categorie: quella dei drama ambientati tra l’inizio del 1900 e gli anni ’80, e quella delle serie che includono o che sono basate su slittamenti temporali. I personaggi di quest’ultima tipologia si muovono attraverso periodi di tempo diversi; si tratta di una strategia recente, in grado di generare maggiore tensione drammatica e di attrarre più sponsor (necessari per finanziare le produzioni, se ne parla qui: PPL – Product Placement [IN PUBBLICAZIONE!]) presentando al contempo l’epoca contemporanea ed epoche lontane.
In questo caso, la divisione di genere corrisponde alla cornice temporale: se la maggior parte delle ambientazioni in cui si svolge la serie sono situate nell’epoca pre-moderna, essa sarà indicata come sageuk; se invece gli eventi sono ambientati principalmente nel presente rientrerà nella categoria dei drama moderni[3].
La bipartizione tra storici e moderni implica che nella produzione di tali drama ci siano delle sostanziali differenze, nell’impostazione e nel linguaggio visivi, nei processi di trasmissione, nelle risorse finanziarie e nella preparazione dei set[4]. Se volete approfondire, potete consultare i post del blog dedicati a drama moderni drama storici (sageuk).​​

Per addentrarvi ulteriormente in questo vivace e curioso mondo di serie televisive, vi consiglio di consultare le seguenti pagine [IN PUBBLICAZIONE!]:

NB: tutte le informazioni e le spiegazioni riguardanti i K-Drama (produzione, emittenti, caratteristiche, tematiche, personaggi ecc.) sono tratte dalla mia tesi di laurea magistrale [vedi SU DI ME].

[1] Kdramapal, Dramahttps://www.kdramapal.com/drama/
[2]    Youjong Oh, Spectacular Cities, Speculative Storytelling, p. 90.
[3]    Y. Oh, Spectacular Cities, Speculative Storytelling, p. 89.
[4]    Ibidem.

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