“L’Onda Coreana di cultura popolare viene chiamata Hallyu.
Dovreste imparare questo termine, dato che lo incontrerete molto spesso. […] Non sarebbe un’esagerazione dire che Hallyu è il più grande, il più veloce mutamento di paradigma culturale del mondo nella storia moderna.”– Euny Hong, The Birth of Korean Cool. How one nation is conquering the world through pop culture, pp. 3-4 (trad. mia).
La Corea del Sud dagli anni ’90 ha visto una crescita esponenziale soprattutto nell’industria tecnologica, ma anche in quella culturale e, ad oggi, si è fatta spazio nel mondo principalmente per l’esportazione di una vasta gamma di prodotti, come musica (K-Pop), serie televisive (K-Drama), film, videogame, cosmetica (K-Beauty), cibo, e naturalmente anche la tecnologia. Il fenomeno che ha visto la Corea diventare sempre più popolare per via dell’esportazione dei prodotti sopracitati, sostenuto e promosso dal governo coreano, ha preso il nome di Hallyu, Onda Coreana. Iniziato in Asia alla fine degli anni ’90 e approdato successivamente in Occidente, favorito soprattutto da Internet e dai social network, non sembra dare segni di volersi arrestare. Grazie all’enorme capacità attrattiva che Hallyu si dimostra in grado di esercitare, Seoul, la capitale, diventa sempre di più una meta molto ambita dai turisti di tutto il mondo e viene inclusa nelle liste delle città da visitare almeno una volta nella vita, grazie alla compresenza di una contemporaneità sorprendente e di un’antica e affascinante tradizione, ergendosi per i turisti a simbolo di una cultura diversa dalla loro, che certamente ha molto da offrire.
Grazie alle possibilità introdotte dalla rete, c’è stato un aumento significativo di persone che hanno intrapreso lo studio della lingua coreana, incoraggiate dalla circolazione di musica pop e di serie televisive, come dimostra il fiorire di applicazioni gratuite e a pagamento rivolte agli studenti di questa lingua, nonché di corsi di ogni genere online; il più famoso tra i tanti è Talk To Me In Korean, che offre contenuti accessibili gratuitamente sottoforma di podcast e di videolezioni ma che, in parallelo, ha elaborato libri cartacei ed e-book che approfondiscono maggiormente gli argomenti delle lezioni gratuite.
Il processo di sviluppo di un Paese essenzialmente povero e uscito dall’oppressivo colonialismo giapponese in tempi relativamente recenti (1945), ha prodotto in pochi decenni cambiamenti sociali ed economici che la maggior parte delle nazioni più ricche hanno compiuto nel corso di centinaia di anni per giungere a risultati determinanti, e per la velocità con cui il Paese è cresciuto, questo processo viene considerato uno dei più grandi miracoli economici della modernità. Dopo la decisione arbitraria delle potenze occidentali di dividere in due frammenti poveri, Corea del Nord e del Sud, ciò che prima era invece unito (1948), dopo la guerra di Corea (1950-53) e i regimi militari e autoritari (1961-93), un forte impegno nel miglioramento in materia di esportazioni, industrializzazione, modernizzazione, educazione e ricostruzione del Paese ha permesso alla nazione di risollevarsi a tal punto da dar vita a quello che è oggi conosciuto come “Miracolo sul fiume Han”.
Il termine Hallyu (한류) è composto dalla sillaba 한 (han), che corrisponde alla prima sillaba del nome coreano della Corea del Sud, 한국 (Hanguk), e dalla sillaba 류 (lyu) che significa “onda”. Letteralmente viene tradotto in inglese come Korean Wave, ovvero Onda Coreana. Questo neologismo fu coniato da alcuni giornalisti di Pechino alla fine degli anni ’90, quando constatarono che in Cina si faceva sempre più dilagante la popolarità di prodotti di intrattenimento provenienti dalla Corea del Sud, in particolare di serie televisive. Il termine, da allora, è stato utilizzato per indicare la crescente fama e la sempre maggiore domanda transnazionale di una vasta gamma di prodotti, quali serie televisive, film, musica pop, cosmetica, moda, cibo, lingua, tecnologia.
L’Onda Coreana sembra davvero essere diventata un importante flusso di cultura sulla scena internazionale, il più importante flusso culturale transnazionale operato da media asiatici.
Le tappe fondamentali che hanno portato alla nascita del fenomeno sono strettamente legate alle strategie dei governi che si sono succeduti, e il consumo di prodotti facenti parte dell’Onda Coreana oggi è agevolato e favorito dalla presenza quasi ubiqua di Internet. Questo perché se è vero che si tratta di un fenomeno che ha origine in Corea e dipende quindi dalle specificità culturali, politiche e tecnologiche del Paese, le sue politiche culturali considerano le comunità di fan all’estero come un nuovo attore che determina il successo degli sforzi compiuti per sviluppare e promuovere Hallyu e, attraverso essa, l’immagine del Paese nel mondo.
Dalla metà degli anni 2000 la politica dell’Onda Coreana si è sviluppata in una complessa rete di attività che includono: pianificazione, fondi, investimenti, ricerche di mercato, brandizzazione, formazione, eventi e collegamenti in rete che coinvolgono e impegnano un vasto panorama di attori del governo, sia nel Paese che al di fuori; il Ministero della Cultura, del Turismo e dello Sport promuove il Paese da anni utilizzando la popolarità di Hallyu, attraverso campagne dal nome “Visit Korea” e con le pagine social e il sito ufficiali, che forniscono ad esempio informazioni sulla cultura tradizionale, le serie TV e i film di maggior successo, sulle location in cui sono stati girati e sulle loro star, designate ambasciatori e ambasciatrici del turismo, oltre che modelli per pubblicità di un range di prodotti che va dalle automobili, alla cosmetica, al cibo.
È altresì importante evidenziare che al centro della politica odierna riguardante l’Onda Coreana si trovano i fandom esteri, individuati dal governo coreano come una nuova potente fonte di legittimità della cultura popolare in quanto promettente settore di esportazione, eleggibile a oggetto della politica culturale statale. I fan all’estero e la loro domanda di K-culture rappresentano per il governo una prova dell’efficacia delle politiche su Hallyu e indicano che bisogna continuare ad adoperarsi in questo campo con sempre maggiore impegno.
Il Paese sta emergendo intenzionalmente come nuovo centro di produzione di testi e star della cultura popolare transnazionale, aiutato dai fan e dalla circolazione priva di barriere dei suoi contenuti in rete.
Sebbene si stia parlando in tempi recenti di una Hallyu 3.0, non tutti gli studiosi sono concordi, mentre lo sono sul definire per certo le due fasi principali che il fenomeno ha attraversato dal momento della sua nascita:
- Hallyu 1.0, dagli anni ’90 alla prima metà degli anni 2000;
- Hallyu 2.0, dagli anni ’10 del nuovo millennio fino ad oggi.
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